sabato 12 ottobre 2013

Giorno 120: ce l'abbiamo fatta!

Siamo finalmente nella nostra nuova mansarda!
Sono cosi' eccitata che non sto piu' nella pelle, a prestissimo tutte le foto e la conclusione di questa avventura!

giovedì 6 dicembre 2012

Giorno 88: la dea Kali

Questa storia del blog doveva essere una cosa a corto termine, visto che il progetto del rifacimento della soffitta doveva durare al massimo 10 settimane. Ecco ora le 10 settimane sono diventate 12 e ancora siamo qui ad aspettare di finire i rimasugli.

Per darmi da fare ho quindi pensato di passare una seconda mano di bianco nel giro scale, cosi' tanto per perdere tempo, che come ritornano C e l'idraulico mi faranno buchi e graffi che dovro' ricominciare da capo. Lo so perche' ho perso la mattinata a coprire con lo stucco tutti i buchi fatti due settimane fa quando sono stati portati su i sanitari. Le mie meravigliose pareti liscie avevano lo stesso aspetto vissuto delle mie guance a 15 anni, roba che la superficie della luna sembrava una pesca in confronto. Buchi maledetti e infingardi, mica erano subito evidenti. No. Li vedevi solo quando eri in bilico sulla scala a pioli, sul quinto gradino, col pennello in una mano, e l'altra che reggeva contemporaneamente la scala e la vaschetta. Sei li che ti attingi a procedere e li vedi tutti, uno per uno, in controluce. Che una volta che li hai visti non puoi fare finta di niente, perche' ti ci cadra' l'occhio tutte le volte che salirai quelle dannate scale. 

Ecco, ero li che smadonnavo tutti i santi di dicembre, quando ho pensato che sarebbe proprio comodo avere un paio di braccia in piu', tipo la dea Kali, oppure una formica. Trac un paio di pennelli da entrambi i lati, e via con la tinteggiatura. Tutto fatto in due ore, ma vuoi mettere?
E poi pulire: con una mano lavi, con l'altra asciughi, con la terza metti via, e con la quarta ti prepari il caffe', fico! So cosa chiedere a Babbo Natale quest'anno!

mercoledì 5 dicembre 2012

Giorno 87: alla ricerca di Nemo

Oddio, 3 settimane!! Sono passate 3 settimane dall'ultima volta che ho scritto un post. Mi vergogno come un cane ma prometto di rimediare.

Ecco dunque, voi mi direte, ormai e' fatta. Sara' tutto fatto, pitturato, arredato e vi sarete gia' trasferiti a godervi la vista del giardino innevato come quello di questa mattina.
Come dire, sarebbe un bel miracolo di Natale...e gli asini volano.

Nel frattempo pero' qualcosina e' successo, al giorno 60 esatto abbiamo ridato l'impalcatura al capo cowboy e si e' come riscoperto un mondo nuovo. Si quello dove arriva la luce in camera la mattina e si vede la vicina che si spoglia la sera (per la gioia di Lui).

giovedì 15 novembre 2012

Giorno 57: mancata vocazione

Da due giorni ho un simpatico ragazzo che mi sta mettendo lo stucco sui muri. 
Da due giorni sento ululati da coyote affamato: al ragazzo in questione piace cantare insieme alla radio.

Immaginatevi questo quadretto: giornata splendida, sole e quasi caldo, il giardino in disperato bisogno di cure dopo settimane di abbandono e di maltrattamenti edilizi. Sono incastrata sotto un pino, tra la siepe e il cipressino giallo, che sto cercando di eradicare il convolvolo (una pianta infestante creatura di Satana, che mi ha invaso tutto un lato del giardino e che si avvighia e strozza le mie piantine come un boa constrictor). Sto li, piegata a 45 gradi, con una mano tiro le radici demoniache e con l'altra zappo la terra per allentare il groviglio, sono sudata e mi sono pure caduti degli aghi di pino nelle mutande,

mercoledì 7 novembre 2012

Giorno 50: l'antenna

Eccomi ritornata da una settimanina di vacanza in terra italiana. Li 18-22 gradi, qui in inghilterra 8-9C e il mio Lui vedeva pinguini salire e scendere le scale. Ecco appunto abbiamo le scale nuove, tutte belle montate, alte il giusto e larghe di piu'. Una meraviglia dell'artigianato che quasi quasi perdono il falegname per il suo primo tentativo miserissimo e fallimentare
Ora finalmente posso smettere di ancorarmi come una disperata alle scale a pioli, sentire il richiamo del vuoto di sotto e le gambe di gelatina. Insomma abbiamo superato un miglio importante nella storia del progetto!

Io che speravo di vedere uno scheletro di bagno invece temo di aver oltrepassato il limite del possibile in quei 7 giorni di assenza. Insomma C si vanta di fare l'impossibile (dove e' possibile!) ma io credo le mie aspettative rasentassero la fantascienza. In compenso la camera e' stata tutta isolata, completamente coperta di cartongesso, ed e' praticamente pronta per una bella mano di malta fina.

Oggi poi si procede a fare lo stesso nel bagno e forse alla fine della settimana prossima potremo avere addirittura i sanitari installati. Ah! le gioie di non dover piu' condividere il bagno con 3 uomini estranei!

In contemporanea ho anche chiesto all'omino dell'antenna di connettermi il cavo della camera nuova con l'antenna. Lui guarda l'antenna e mi dice che:

lunedì 5 novembre 2012

Giorno 48: l'ilare C

Sono italia, verso meta' mattina mi arriva un messaggio da C che dice "Finestre montate!".
Ottimo, rispondo, sperando che adesso sia un pochino piu' caldo in casa.
Secondo messagino di C, Aspettiamo i vetri.

E  allora prendimi pure per il culo a 3,000 km di distanza.

lunedì 29 ottobre 2012

Giorno 41: apertura mentale

Quando la legge di Murphy non si scatena il fine settimana per farvi passare la domenica sotto l'acqua (se volevate uscire) o all'asciutto (se vi serviva l'acqua da 3 settimane nel giardino), da il meglio di se' il lunedi mattina.

Credo che la concentrazione di sfiga possa raggiungere la densita' dell'iridio proprio in quelle ore quando sei abbastanza sveglio per smadonnare contro l'inizio di una nuova settimana, ma i tuoi neuroni non sono proprio tutti ingranati e ti viene di tornare 3 volte nel cucinotto dell'ufficio per mettere zucchero e latte nel caffe'. Credo che stamattina C abbia avuto una mattinata cosi'

giovedì 25 ottobre 2012

Giorno 37: la scalinata nel nulla


Dopo tre giorni di calma, oggi e' prevista la installazione della scalinata. La scala arriva presto, in mattinata, tutta a pezzi da montare.
I due pezzi laterali che portano gli scalini centrali, sono quelli piu' pesanti e piu' ingombranti. Dopo mezz'ora di spingi, tira, gira e sbuffa, finalmente i 3 muratori sono in posizione per l'assemblaggio. Si mette la rampa insieme, si fissano i due pali per sorreggere il peso, si fa un passo indietro per ammirare il lavoro....

venerdì 19 ottobre 2012

Giorno 31: siamo felpati


Ore alba meno un quarto, sono gia' in piedi, vestita e colazionata, il cervello accesso ma non ancora ingranato. Arrivano i muratori per preparare il terreno ai roofers, e' confermato si fa tutto oggi!

Alle 10am le preparazioni finiscono, e l'altra ditta comincia. Sono italiani mi dicono, ma il biondino con gli occhi azzurri e la pelle da highlander mi sembra taaanto britannico, poi apre bocca ed e' decisamente dell'Essex. In compenso il signor Lib (per Libero?), lui, ha tutti i connotati mediterranei: scuro di capelli, occhi e carnagione, e quando mi saluta lo fa con un bell' accento del Sud...e cosi', in un secondo, mi si stampa un bel sorriso sulle labbra.

mercoledì 17 ottobre 2012

Giorno 29: tegolamento


Eccoci pronti con un bel tetto coperto tutto integolato e le velux montate. L'idraulico ha cominciato a preparare i buchi e le tubature per il bagno e lo scarico del wc. I roofers sono stati prenotati per venerdi, e stenderanno uno strato di quello che loro chiamano felt, ma non ha niente a che vedere con il feltro di lana. E' una specie di materiale colloso tipo catrame che protegge il tetto dalle intemperie e fornisce la copertura finale. Va steso con la torcia per cui serve tempo asciutto, io ho controllato le previsioni per il resto della settimana ma non diro' niente e faro' scongiuri a San Giuseppe.

venerdì 12 ottobre 2012

Giorno 24: lo sapevate che...?


Abbiamo un tetto...o quasi! Finalmente la carcassa di legno e' stata coperta con l'isolamento e il tutto sta prendendo decisamente una forma piu'...definitiva. Talmente definitiva che le nostre pippe mentali su dove e come mettere le prese elettriche, il letto, la TV, l'armadio, e quant'altro devono trasformarsi in decisioni finali praticamente entro questo fine settimana. Aiuto!

giovedì 11 ottobre 2012

Giorno 23: la pazienza questo sentimento alieno


Giornata calma dato che e' previsto un diluvio questo pomeriggio, i lavori si sono fermati. In compenso sono arrivati i pannelli di isolamento. Il camion che ha scaricato il materiale ovviamente non ha potuto parcheggiare davanti casa e quindi e' rimasto in strada. Chiaramente alle 9 del mattino nel giro di 10 minuti (contati, e poi il camion e' andato via) si sono accodate almeno 8 macchine i cui conducenti irati mi hanno mandato bestemmie e maledizioni che ancora mi fischiano le orecchie.

Alla faccia delle citta' di provincia inglesi tranquille e rilassanti, ma tutti gli scriteriati impazienti devono per forza passare davanti casa mia?

mercoledì 10 ottobre 2012

Giorno 22: che rottura!


Uno spera che un muratore le costruisca le cose, ma a casa mia continuano a romperle, tipo il wc dell'UNICO bagno in casa. Dopo l'ennesimo sollecito, lo sciacquone ha stirato le penne. Era inevitabile date le abitudini urinarie di questi drogati del the', il fatto che stesse facendo i capricci questi ultimi giorni e' irrilevante.

martedì 9 ottobre 2012

Giorno 21: l'ispettore

Io ho un rapporto un po' apprensivo con le autorita' nel senso che ho sempre paura di essere nel torto anche se non ho motivo.

Ecco, quando ieri si e' presentato il building inspector sono andata subito in modalita' ansiogena e tra carte, progetti e calcoli strutturali ero pronta a sommergerlo di dettagli. Effettivamente non so se e' un retaggio culturale italiano dove l'autorita' e li' per punirti invece che aiutarti. Comunque non mi sarei dovuta preoccupare, il building inspector e'

lunedì 8 ottobre 2012

Giorno 20: il catalogo Velux


Oggi C arriva con un catalogo Velux per farmi scegliere il modello della finestra e del tubo solare che andra' sopra al giro scale. Dovete capire che a casa nostra i cataloghi vengono venerati come oggetti di culto. Il catalogo, specialmente nei primi giorni, viene portato con se ovunque, dalla cucina, al salotto, al bagno

venerdì 5 ottobre 2012

Giorno 17: la scalata


Oggi sento che il mio progetto ha decisamente ripreso la sua giusta posizione in cima alle priorita' di C. Di nuovo alle 7:40am rumori di lame ruotanti e martellate sui muri. Mi rassegno ad una giornata lunga. Per fortuna il cielo e' meravigliosamente azzurro

giovedì 4 ottobre 2012

Giorno 16: se piove non si lavora!


A sentire il capo muratore, oggi dovrebbe piovere che Dio la manda. In realta' a parte un leggero piovigginare non sembra che debba scaternarsi un diluvio. Eppure C ha deciso di non rischiare e di non venire. Io intanto guardo il cielo bianco latte e mi chiedo se veramente ne e' valsa la pena. Soprattutto quando so che i muratori sono andati a lavorare in un altro paio di cantieri, e qui intanto non si va avanti. So che dovrei fidarmi di loro, che non e' proprio una goduria lavorare sotto l'acqua e che e' pericoloso gironzolare sul tetto bagnato, che magari si comincia all'asciutto e si finisce con l'acqua giu' per i muri del primo piano.

Eppure parte di me, quella che sospetta di tutti i lavoratori autonomi (non mi faccio un complimento considerando che sono semi-autonoma anche io), non e' convinta. Mi sento come “sacrificata” per qualche altro progetto per loro piu' importante.

Ma sono solo io?

mercoledì 3 ottobre 2012

Giorno 15: ma che ve lo dico affa'?


7:30 del mattino, capo cowboy a C, capo muratore: “Cosa vuoi montare tu???”
C: “Una carrucola. Li guarda, la mettiamo di traverso cosi', e...”
Capo cowboy con un'aria divertita: “ Adesso ti faccio vedere io come le portiamo su le travi di acciaio”. Si avvicina al mucchio, se ne mette una in spalla, e con fare baldanzoso sale sulla scala e su fino al tetto dove la deposita in meno di un minuto. Le travi pesano circa 50kg l'una, C e i suoi colleghi D e L rimangono a bocca aperta, e io altrettanto.

Cowboys 2 e 3 fanno altrettanto e in meno di un quarto d'ora abbiamo risolto la questione delle travi d'acciaio, ciao e arrivederci Signora!
Ehm, Ciao.

martedì 2 ottobre 2012

Giorno 14: sono una senza tetto

Sono ufficialmente una senza tetto, letteralmente!
Alle 7:43 di questa mattina (praticamente l'alba per me) ho sentito voci, poi rumori su per la scala esterna, passi sull'impalcatura e poi tegole che scivolavano giu' dal tetto. Per chi non avesse mai provato l'esperienza, sembra che vi cada il tetto addosso, una cosa terrificante.

Io ancora in pigiama sfilacciato e col capello unto, zompo fuori dal letto come una gazella sbronza e in mezz'ora sono pronta. Con calma, fresca e profumata, mi presento di sotto e comincio la giornata.

Alla pausa delle 10:30, il muratore mi annuncia che bisognera' chiamare di nuovo i cowboys per montare una carrucola sull'impalcatura per poter portare su le travi di acciaio che pesano una botta.

Alle 10:40 una telefonata annuncia che i cowboys oggi non possono venire.
Bene allora si finisce per oggi. Tetto implasticato e ripulito e alle 11:00 dopo neanche 4 ore dall'inizio, tutti vanno a casa. 

Really??

lunedì 1 ottobre 2012

Giorno 13: ma dove sono tutti?


Ecco sono le 8:30 del mattino sono pronta per la polvere, il rumore, lo scombussolamento ad oltranza, ma non vedo nessuno. Aspetto fino alle 9:00.... 9:30, niente. Controllo l'email e guarda un po' c'e' un messaggio del muratore che dice che oggi si fara' vedere poco che mancano ancora dei materiali.
Ah beh, allora posso godermi ancora un po' di tranquillita' finche' dura, e andare al mio appuntamento senza preoccuparmi. Mi vesto, mi trucco, cerco le chiavi della macchina, bussano alla porta. Ecco ti pareva, sono arrivate altre travi di legno per la carcassa, due mucchioni di qualche quintale che si possono spostare solo di qualche centimetro al minuto onde evitare il ribaltamento del camion.
Togliti il cappotto, metti via le chiavi, porta pazienza che prima di 20 minuti non si esce, neanche a volerlo visto che sono bloccata dal camion.
Ma tanto a me Murphy mi tiene in pugno, e ricomincia pure a piovigginare....

sabato 29 settembre 2012

Giorno 10: la rete


Finalmente arriva la rete, una cosa mesta e povera, che fa pieta' a guardarla. Non credo che fosse questo che volesse il vicino, ma tant'e'. Ormai accetto tutto il poco che mi danno, se e' una tattica, funziona alla grande. Mi sento una mentecatta.

venerdì 28 settembre 2012

Giorno 9: il giardino delle meraviglie


Niente travi d'acciaio o reti, ma in compenso sono comparsi vari teloni di plastica blu, teloni di cotone, teli sottili di plastica trasparenti, bulloni, chiavi inglesi, chiodi di tutte le forme, lunghezze e colori, e altri attrezzi. Il tutto ovviamente in giardino, sull'erba appena tagliata, proprio dove stanno spuntanto i primi fiori autunnali.

martedì 25 settembre 2012

Giorno 7: si spostano le assi


Finalmente arriva C a spostare la legna nel giardino, e io mi posso finalmente riparcheggiare davanti casa. Delle travi di acciaio, indispensabili per la prima settimana di lavoro, neanche la ruggine, forse venerdi. E la rete tanto bramata dal vicino per impedire la caduta dei detriti dall'impalcatura e' ancora mancante all'appello. E intanto continua a piovere.

lunedì 24 settembre 2012

Giorno 6: arrivano le assi


Ecco piove che Dio la manda, per fortuna che C non comincia oggi, ma sfiga vuole che arrivi la prima fornitura di assi di legno, ovviamente bagnate fradicie e delicatamente poggiate nel parcheggio di fronte casa, di traverso, in modo che per entrare in casa devi fare un doppio salto carpiato in avanti con avvitamento e se vuoi parcheggiare la bici nel vialetto del giardino ti ammazzi impalato sulla pianta di rose. Comodo comodo. 

Signora almeno non occupiamo anche il marciapiede. 
Eh gia', che bel pensiero....

domenica 23 settembre 2012

Giorno 5: neighbours management


Arriva una lettera indirizzata a noi da K del n3, ripetendo il punto di ieri che le cose si chiedono prima, e che prima che si usi la struttura dobbiamo accordarci su 9 punti (dico 9!!). A dire il vero sono anche abbastanza ragionevoli, mi chiedo che faccia fara’ C quando leggera’ il tutto. 
Ovviamente essendo successo tutto il fine settimana (vedete come e’ subdolo Murphy...?) non rispondeva al telefono e quindi non e’ stato avvisato di niente. O almeno non da me.
Lo stress monta e nel frattempo ha piovuto tutto giorno. Ciliegina sulla torta piovera’ tutta la settimana.

sabato 22 settembre 2012

Giorno 4: i rapporti di vicinato


D il capo cowboy si presenta alle 9 del mattino a sistemare l’impalcatura dal vicino. Stupita gli chiedo cosa ci facesse a casa, lui mi risponde dicendo che il vicino si e' lamentato e che quindi e' venuto a sistemare le cose. Mmmmh, non me la racconta giusta, ma non ci bado piu' di tanto.
A mezzo giorno arriva una copia dell’email mandata ai cowboys dal vicino al n3. K, il proprietario, nonche' padre del ragazzo che vive li, e’ venuto a dare un’occhiata alla struttura e ha fatto una lista di richieste che non finivano piu’, incluso, giustamente, un appunto su come, per correttezza, si richieda il permesso in anticipo in modo da accordarsi per bene e non quando e’ gia’ stata montato il tutto. Voglio sprofondare dall’imbarazzo. Lui continua a dirmi che non devo perderci il sonno che non e’ colpa nostra se la ditta decide di punto in bianco di andare a farsi una partita a risiko e invadere le proprieta’ altrui con l’obiettivo di conquistare tutta la strada. Io penso che siccome qui dobbiamo viverci noi e non i muratori, se si incazzano i vicini, siamo noi che dobbiamo almeno dimostrare le buone intenzioni, anche se non c’entriamo per niente. Non che vada a parlarci lui con i vicini, intendiamoci.


venerdì 21 settembre 2012

Giorno 3: impalcatura pronta!


I cowboys sono tornati per finire di montare l'impalcatura e dopo un’intera ora e un quarto (!!), una mattonella rotta, una luce solare sfondata e 2/3 piante acciaccate abbiamo la struttura pronta.

giovedì 20 settembre 2012

Giorno 2: l'impalcatura continua...


Sono di nuovo le 4pm, i cowboys sono tornati. Lo stesso capo ma aiutanti diversi. Stavolta non mi fregano, li osservero’ come una faina, non sfuggira’ niente al mio occhio inquisitore. 
Li vedo scaricare altro materiale sul mio giardino ovviamente appena sistemato. Giu’ pali, assi di legno, scale, agganci. 

Signora, che si sposta che devo mettere la roba li. Signora, attenta alla testa che devo passare. Signora, puo’ chiudere quella porta che sta in mezzo.
Bon, ho capito l’antifona e me ne torno dentro, ma solo finche’ non cominciano a montare. 

“Signora, che posso salire sul tetto della veranda?”

Giorno 1: l'impalcatura


Questa e' la storia della mia "conversione", nel senso di conversione del tetto, o come dicono qui in terra di Albione loft conversion.

Ecco cominciamo dal fatto che, C il mio muratore nonche’ manager del progetto, ha dovuto ritardare l’inizio dei lavori di una settimana: “Sa il tempo brutto ci ha fatto ritardare la fine del progetto in corso e quindi posso venire da lei solo dopo la prima settimana di settembre”. Ma va bene, tanto siamo in vacanza. Certo, tornare la domenica e poi trovarsi i muratori in casa il lunedi potrebbe essere traumatico, ma con un po’ di organizzazione posso provare a preparare la casa per il grande evento: liberare lo stanzino che verra’ distrutto, impacchettare tutti i vestiti e i soprammobili non necessari per evitare la polvere, liberare il giardino e l’accesso laterale, avvisare i vicini dell’imminente sconquasso che rendera’ la loro vita una miseria per 3 mesi senza il beneficio della stanza in piu’ alla fine del progetto....